L’IC Crosia Mirto celebra un grande evento: l’intitolazione dell’Istituzione scolastica ad Elena Lucrezia Cornaro Piscopia, la prima donna laureata al mondo. La proposta è nata dal Dirigente Scolastico dell’IC, Dott.ssa Rachele Anna Donnici, ed è stata condivisa con entusiasmo dal Collegio Docenti e approvata dal Consiglio d’Istituto. Dopo aver acquisito le delibere e le valutazioni favorevoli necessarie e dopo l’iter burocratico durato due anni, oggi è arrivato il decreto di intitolazione dell’Istituto Comprensivo Statale di Crosia (CS) ad “Elena Lucrezia Cornaro Piscopia”, del Direttore Generale USR Calabria e notificato: Al Dirigente Scolastico dell’Istituto Comprensivo Statale di Crosia (CS) – Al Ministero dell’Istruzione – Direzione Generale per l’innovazione digitale, la semplificazione e la statistica – ROMA; – Al Dirigente dell’Ufficio V – Ambito Territoriale Provinciale di Cosenza; – Al Sig. Sindaco del Comune di Crosia (CS) – Al Sig Prefetto di Cosenza.
Ma chi era Elena Lucrezia Cornaro Piscopia?
(Venezia, 5 giugno 1646 – Padova, 26 luglio 1684) Era una filosofa italiana, ricordata come la prima donna laureata al mondo.
Si è laureata nel 1678 in filosofia all’Università di Padova. Lei veniva da una delle più importanti famiglie veneziane, i Cornaro. Fu suo padre, Giovanbattista, a notare la sua grande intelligenza quando era solo una bambina di sei anni. Da lì l’uomo scelse di favorire la sua educazione affinché la figlia portasse lustro ai Corner, che dal ‘500 erano stati esclusi dai ruoli di potere nella Repubblica di Venezia.
A partire dal 1665, quando Elena decide di farsi oblata benedettina, la giovane può studiare con docenti di altissimo livello; la diretta conseguenza è che studia e impara a padroneggiare una serie vastissima di discipline come greco, latino, francese, inglese, spagnolo, matematica, filosofia e astronomia. Le sue discipline preferite si rivelano presto essere filosofia e teologia. La giovane Elena era anche una virtuosa, capace di suonare clavicembalo, clavicordo (strumento a corde molto diffuso fino al XVII secolo), violino e arpa.
Elena Cornaro Piscopia studiò filosofia con Carlo Rinaldini, professore dell’Università di Padova che era anche amico di suo padre. Fu anche grazie alla mediazione di questo docente che Elena ottenne di laurearsi in filosofia il 25 giugno 1768 con il titolo di “magistra et doctrix in philosophia”. In quell’occasione le vennero consegnate, così come ai colleghi uomini, le insegne del suo grado, ovvero un libro come simbolo della dottrina – che le venne però consegnato chiuso a simboleggiare il fatto che per le donne fosse impossibile insegnare – un anello a simbolo delle due nozze con la scienza, la corona d’alloro e il mantello di ermellino per la dignità dottorale.
Anche il padre ebbe un ruolo nella richiesta di assegnare la laurea alla figlia insieme al suo amico professore, chiedendo espressamente all’Università di Padova di assegnarle quella in teologia, considerato anche quanto ormai la figlia fosse nota a tutti gli studiosi italiani. Tuttavia il vescovo di Padova, Gregorio Barbarigo, si oppose all’idea di dottorare una donna poiché, per lui, significava “renderci ridicoli a tutto il mondo”. Il compromesso fu comunque trovato e, nonostante la laurea, ad Elena non fu mai permesso di esercitare l’insegnamento.
Una volta laureata, Elena non visse ancora a lungo poiché di costituzione debole, provata dallo studio e dalle prove ascetiche alle quali doveva sottoporsi. Ammalandosi molto di frequente, la donna morì giovanissima, a soli 38 anni, il 26 luglio 1684.
Fu un piccolo passo, ma iniziò il cammino per il raggiungimento del diritto allo studio delle donne.
Tutto il Personale scolastico, appresa la bella notizia, ha elargito congratulazioni al Dirigente Scolastico dell’IC, Dott.ssa Rachele Anna Donnici, e augurato prospettive di crescita per la nostra scuola, affinché il nome e la memoria di Elena, donna coraggiosa, dalle nobilissime doti intellettuali e passione per gli studi, rimanga indelebile per le generazioni presenti e future.
Elena Lucrezia Cornaro è il simbolo di come l’istruzione può rendere migliori le persone nel cammino della conoscenza, è simbolo per le donne di oggi, per i diritti delle donne all’istruzione.
Personale scolastico